In una casseruola, più larga che alta, si mette un po'd'olio; vi si buttano circa trecento grammi di cipolla bianca tagliata a rotelle e si fa prendere colore. Indi si mettono i pesci ben puliti e tagliati a fette e si fanno soffriggere, bagnandoli a poco per volta, con due bicchieri di vino bianco secco.
La cucina autarchica
prendere colore. Indi si mettono i pesci ben puliti e tagliati a fette e si fanno soffriggere, bagnandoli a poco per volta, con due bicchieri di vino bianco
Si fa ridurre fino a che il vino sia completamente asciugato, si bagna il pesce con l'acqua fredda regolata di sale, versandone dentro i cinque litri. Quando comincia l'ebollizione, si aggiungono tutte le teste di pesce che avremo tenuto in serbo, un mazzetto di prezzemolo, un gambo di sedano, dei porri, qualche foglietta di timo o di maggiorana e 30 grammi di funghi secchi.
La cucina autarchica
Si fa ridurre fino a che il vino sia completamente asciugato, si bagna il pesce con l'acqua fredda regolata di sale, versandone dentro i cinque litri
Sul fondo di una padella si pongono delle cipolle, delle carote e del sedano triturati, e si fa colorire con un po' d'olio o burro. Si prendono poscia pesci svariati (in tutto 1 Kg. per 6 persone): seppie, polpi, gamberi, pesce cappone e rombi, ben puliti, lavati e tagliati a pezzi irregolari, ponendoli a soffriggere nella padella e versandovi, quando avranno preso colore, del vino bianco. Si fanno bollire per circa 10 minuti in modo che il vino si evapori; poi si copre con acqua, e si prolunga l'ebollizione. Poco prima di ritirare si unisce sale, pepe e un po' di zafferano per dar colore al brodo e si versa il liquido in piccole scodelle contenenti fettine di pane arrostito, che potranno essere (per chi piace) soffregate con uno spicchio d'aglio.
La cucina autarchica
, ponendoli a soffriggere nella padella e versandovi, quando avranno preso colore, del vino bianco. Si fanno bollire per circa 10 minuti in modo che il vino
Si mette nella casseruola una cipolla grossa tritata fine, fine, un poco d'olio e un poco di burro insieme a 1/2 Kg. di carne magra e si copre ermeticamente, dopo avere aggiunto il sale e un po' di pepe. Si fa cuocere a fuoco moderatissimo per circa un'ora; quando la carne è bene arrosolita, si aggiunge mezzo bicchiere di vino bianco, seguitando l'ebollizione fino a che il vino sia evaporato. Allora si aggiunge della salsa di pomodoro, seguitando a far bollire. Quando il sugo è abbastanza denso, si aggiunge un pugnello di funghi secchi e, volendo, un fegatino di pollo spezzettato, facendo cuocere a fuoco lentissimo.
La cucina autarchica
aggiunge mezzo bicchiere di vino bianco, seguitando l'ebollizione fino a che il vino sia evaporato. Allora si aggiunge della salsa di pomodoro
Quando hanno preso un colore dorato, si bagnano con mezzo bicchiere di vino bianco che, lentamente, si farà evaporare. Si getta allora nell'intingolo un po' di brodo in cui si sarà diluita della conserva di pomodoro, e si fa concentrare il sugo. Ad esso si potranno aggiungere i fegatini e i ventrigli dei piccioni, ben spezzettati, e un pizzico di funghi secchi. Arrivati a cottura, si tolgono i piccioni, e nell'intingolo si gettano 500 grammi di riso, aggiungendo, a volta a volta, dell'acqua calda o del brodo. Si serve il risotto ben cosparso di parmigiano.
La cucina autarchica
Quando hanno preso un colore dorato, si bagnano con mezzo bicchiere di vino bianco che, lentamente, si farà evaporare. Si getta allora nell'intingolo
In una padella, con poco olio rovente, si gettano delle vongole e dei datteri di mare; si levano subito non appena il calore li avrà fatti aprire e se ne toglie il mollusco. Si mette al fuoco una padella utilizzando l'olio precedentemente adoperato ed aggiungendovene un'altra cucchiaiata e vi si fa colorire un tritato di cipolla e funghi, (anche secchi o conservati) aggiungendovi dei calamaretti e delle seppie tagliate a pezzetti. Ottenuto un principio di cottura, si bagna con mezzo bicchiere di vino bianco, ed evaporato questo, vi si getta del sugo di pomodoro e si fa ritirare il sugo. Si versa l'intingolo su di un buon risotto bianco e si serve.
La cucina autarchica
principio di cottura, si bagna con mezzo bicchiere di vino bianco, ed evaporato questo, vi si getta del sugo di pomodoro e si fa ritirare il sugo. Si
Dopo aver ben lavato alcune acciughe, mettetele entro una tazza d'aceto di vero vino e lasciatele cinque minuti in molle; toglietele poi, asciugatele con un tovagliuolo, apritele, levate loro le lische, tagliate ancora ogni metà nel mezzo per il lungo, di modo che di un pesce ne risultino quattro filetti, disponeteli in un piatto di cristallo e formatene dei disegni qualsiasi secondo il proprio gusto.
La cucina autarchica
Dopo aver ben lavato alcune acciughe, mettetele entro una tazza d'aceto di vero vino e lasciatele cinque minuti in molle; toglietele poi, asciugatele
Si fa un battutino con un pezzetto di cipolla della grossezza di una noce, si mette al fuoco con 20 grammi di burro, e quando ha preso colore, vi si versano due dita di marsala o di vino bianco, nel quale si sarà stemprato un cucchiaino colmo di farina bianca. Si condisce con un po' di sale e pepe. Quando la farina avrà preso colore, si aggiunge un po' di brodo e poi si gettano in questa salsa delle fettine sottilissime di tartufi. Si lascia ancora un momento sul fuoco perchè si condensi. Con questo preparato si spalmano i crostini, che poi si lasciano in luogo fresco, fino al momento di servirli.
La cucina autarchica
versano due dita di marsala o di vino bianco, nel quale si sarà stemprato un cucchiaino colmo di farina bianca. Si condisce con un po' di sale e pepe
Si fa un battutino ben trito con un pezzetto di cipolla grossa come una noce moscata, mezzo spicchio d'aglio e un poco di prezzemolo. Si mette al fuoco con 20 grammi di burro e quando avrà preso colore, si versano due dita di marsala o di vino bianco, nel quale si avrà prima stemperato un cucchiaino colmo di farina. Si condisce la salsa con una presa di sale, una di pepe e una di spezie e si rimuove sempre col mestolo.
La cucina autarchica
fuoco con 20 grammi di burro e quando avrà preso colore, si versano due dita di marsala o di vino bianco, nel quale si avrà prima stemperato un
Si uniscono grammi 200 di ricotta con grammi 40 di farina, 2 uova, sale e pepe e due cucchiai di vino bianco. Dopo aver lavorato a lungo il composto, si lascia riposare per qualche ora. Si frigge in padella a cucchiaiate.
La cucina autarchica
Si uniscono grammi 200 di ricotta con grammi 40 di farina, 2 uova, sale e pepe e due cucchiai di vino bianco. Dopo aver lavorato a lungo il composto
Si fa un soffritto con un pezzetto di burro e cipolla. Quando la cipolla ha preso colore, vi si unisce la carne ben battuta, tagliata a fettine e infarinata; si lascia rosolare, indi si bagna con mezzo bicchiere di marsala o di vino bianco secco e si cuoce a fuoco lento e ben coperta per un'ora circa. Prima di servirla, si condisce con sale, pepe e mezzo bicchiere di fior di latte.
La cucina autarchica
infarinata; si lascia rosolare, indi si bagna con mezzo bicchiere di marsala o di vino bianco secco e si cuoce a fuoco lento e ben coperta per un'ora
Per fare questa pietanza, la più adatta è la carne di vitello, ma si può adoperare anche quella di manzo, purchè di buona qualità, tenera e magra. Si taglia la carne scelta a fettine uguali e dopo averle leggermente battute per renderle più tenere e ben spianate, si mettono con bastante burro al fuoco entro una teglia o un tegame. Allorchè l'unto sarà quasi del tutto assorbito, si aggiunge qualche cucchiaio di brodo, si condisce con un po' di sale e si spolverizza di farina, che servirà a rendere denso il sugo. Si lascia cuocere lentamente, voltando le fettine, onde riescano cotte da ogni parte. Poco prima di levarle dal fuoco, vi si versa del buon marsala, però non troppo, perchè, invece di rendere la pietanza più delicata, se il vino è aggiunto in molta quantità, comunica sgradevole sapore. Si serve la pietanza ben calda.
La cucina autarchica
parte. Poco prima di levarle dal fuoco, vi si versa del buon marsala, però non troppo, perchè, invece di rendere la pietanza più delicata, se il vino è
Si tagliano a fette 300 grammi di vitella, si battono, s'infarinano e si friggono nel burro; dopo voltate, si bagnano con mezzo bicchiere di vino bianco, poi un po' di sale, una tazza di brodo chiaro, due funghi freschi ben puliti e tagliati a fette. Si cuoce in fretta, si unisce un po' di prezzemolo trito e si serve ben caldo.
La cucina autarchica
Si tagliano a fette 300 grammi di vitella, si battono, s'infarinano e si friggono nel burro; dopo voltate, si bagnano con mezzo bicchiere di vino
Si prende mezzo chilo di vitello nella punta del petto, non troppo grasso; si taglia a pezzetti e si fa rosolare con un po' di burro a fuoco vivo. Si tritano due piccole cipolle assieme ad un gambo di sedano bianco e 50 grammi di capperi e cetriolini; si unisce il tritume al vitello; si aggiunge un cucchiaio di prezzemolo tritato fino, si rimesta tutto e si lascia ancora rosolare per circa mezz' ora a fuoco molto lento. Poi si inumidisce con un mestolo di brodo o d'acqua e si lascia prosciugare. Si aggiunge un bicchiere di vino bianco, si lascia bene evaporare, indi si serve spruzzato di agro di limone.
La cucina autarchica
mestolo di brodo o d'acqua e si lascia prosciugare. Si aggiunge un bicchiere di vino bianco, si lascia bene evaporare, indi si serve spruzzato di agro
Si mette nel fondo di una casseruola una fettina di prosciutto, un po' di burro e un mazzetto composto di carota, sedano e gambi di prezzemolo e sopra vi si pongono delle braciole di castrato, nella lombata, aggiungendo sale e pepe. Si fanno rosolare da ambo le parti e si uniscono alle braciole ventrigli di pollo, fegatini e funghi secchi già rammolliti: il tutto tagliato a pezzi. Quando anche queste cose avranno preso colore, si bagnano con brodo e si fanno cuocere a fuoco lento. Si lega l'umido con un po' di farina e per ultimo si versa mezzo bicchiere di vino bianco buono, fatto prima scemare di metà al fuoco in un vaso a parte.
La cucina autarchica
brodo e si fanno cuocere a fuoco lento. Si lega l'umido con un po' di farina e per ultimo si versa mezzo bicchiere di vino bianco buono, fatto prima
Si prende una spalla di castrato e dopo averla disossata, si stecca con un po' di lardo involtato nel sale e nel pepe. Si sala alquanto, poi arrocchiata e legata stretta, si mette al fuoco con grammi 30 di burro e una mezza cipolla steccata con un chiodo di garofano e si fa rosolare bene. Si ritira la casseruola dal fuoco, vi si versa un bicchiere d'acqua o meglio di brodo, una cucchiaiata di vino secco bianco, un mazzetto odoroso, e se è il tempo dei pomodori alcuni di questi spezzati. Si fa bollire adagio per circa tre ore con la casseruola tenuta chiusa con doppio foglio di carta, e si rivolta spesso il pezzo di carne. Quando sarà cotta, si getta via la cipolla, si passa il sugo, si disgrassa e si unisce alla carne quando si manda in tavola.
La cucina autarchica
la casseruola dal fuoco, vi si versa un bicchiere d'acqua o meglio di brodo, una cucchiaiata di vino secco bianco, un mazzetto odoroso, e se è il
Si prende un pezzo d'agnello adatto per spezzato, e dopo averlo fatto in pezzi, si lava e si asciuga bene con una salvietta, per farlo cuocere poi in un tegame in cui si sarà posto una buona cucchiaiata da tavola di olio, una fettina di prosciutto tagliata a listarelle ed una cipolla egualmente tagliuzzata. Si mette sul fuoco piuttosto vivo, si fa rosolare ed intanto si pesta in un piccolo mortaio, uno spicchio d'aglio. Quando lo spezzato è ben rosolato, si scioglie l'aglio con mezzo bicchiere di vino secco e si versa sulla carne, si aggiunge sale ed appena il vino si è prosciugato, si mettono due o tre cucchiaiate di estratto di pomodoro disciolto in un poca d'acqua.
La cucina autarchica
rosolato, si scioglie l'aglio con mezzo bicchiere di vino secco e si versa sulla carne, si aggiunge sale ed appena il vino si è prosciugato, si
Si prendono delle braciole o delle cotolette d'agnello. Si prepara un pesto di grammi 30 di carnesecca, si aggiunge un pezzetto di aglio e un poco di persia e si mette in una casseruola abbastanza grande da contenere le braciole, e si fa soffriggere. Si uniscono quindi le braciole, una bella cipolla triturata molto fina, e sale in proporzione. Si copre e si fa rosolare bene, poi si aggiunge mezzo bicchiere di vino bianco secco ed appena asciugato il vino, si addiziona con dell'estratto di pomodoro, oppure conserva diluita con un poco di brodo od acqua.
La cucina autarchica
cipolla triturata molto fina, e sale in proporzione. Si copre e si fa rosolare bene, poi si aggiunge mezzo bicchiere di vino bianco secco ed appena
Si mette un po' d'olio e di burro in un tegame, vi si aggiunge un battuto di prezzemolo ed aglio e quando è rosolato vi si depongono sopra le fettine e si lasciano cuocere per mezz' ora, bagnandole con vino bianco secco. Infine vi si versa un trito di pomodori, si lascia ridurre, indi si accomodano in un piatto, guarnendo con un contorno di spicchi di rape lesse, rosolate in padella con olio ed aglio.
La cucina autarchica
e si lasciano cuocere per mezz' ora, bagnandole con vino bianco secco. Infine vi si versa un trito di pomodori, si lascia ridurre, indi si accomodano
Quando la lingua comincerà a trasudare, si aggiunge qualche cucchiaio di vino bianco secco, dopo cinque minuti un po' di brodo e si lascia cuocere lentamente. A giusta cottura, si toglie la lingua, bene asciutta e si pone in un piatto caldo, per una mezz'ora, cioè il tempo necessario per cuocere le patate. Si sbuccia mezzo chilo di patate novelle e si mettono intere a cuocere nel grasso nel quale si è cucinata la lingua, avendo l'avvertenza di togliere prima le cipolle, le carote ed i pezzetti di carne. Appena saranno cotte e ben dorate, si tolgono, in modo che scolino bene tutto il grasso, indi si guarnisce il piatto della lingua e si serve subito caldo.
La cucina autarchica
Quando la lingua comincerà a trasudare, si aggiunge qualche cucchiaio di vino bianco secco, dopo cinque minuti un po' di brodo e si lascia cuocere
Per 300 grammi di fegato, si trinciano tre grosse cipolle e si tengono in molle nell'acqua fresca per un'ora o due. Si sgrondano poi dall'acqua e si gettano in una padella per asciugarle; asciutte che siano, vi si versa un po' d'olio per friggerle, e quando avranno preso il colore marrone, si unisce il fegato tagliato a fette sottili. Si lascia soffriggere alquanto, frammisto alla cipolla; si versa poi nella padella poco meno di mezzo bicchiere di vino rosso buono e dopo cinque minuti, movendolo sempre, si serve condito con sale e pepe.
La cucina autarchica
di vino rosso buono e dopo cinque minuti, movendolo sempre, si serve condito con sale e pepe.
Si trincia una grossa cipolla e si tiene per più di un'ora nell'acqua fresca, indi si asciuga e si getta in padella con un po' d'olio o lardo. Quando è cotta, si mette da parte. Si spezza intanto un pollastro, si si frigge nell'unto che resta e, rosolato che sia, si unisce la cipolla, si condisce con sale e pepe e si annaffia con mezzo bicchiere di buon vino rosso, aggiungendo del sugo di pomodoro. Dopo cinque minuti di bollitura si serve.
La cucina autarchica
con sale e pepe e si annaffia con mezzo bicchiere di buon vino rosso, aggiungendo del sugo di pomodoro. Dopo cinque minuti di bollitura si serve.
Si taglia a piccoli pezzi un pollo tenero, si mette entro una casseruola con un po' di burro e una cucchiaiata d'olio, e si fa cuocere a fuoco vivo per cinque minuti. Intanto si preparano i carciofi, tagliando loro le cortecce dure, levando tutta la parte spinosa e tagliandoli a spicchi. Dopo questa preparazione, si mettono nella padella insieme al pollo, aggiungendo ancora un po' di burro. Si continua a cuocere ancora per 10 minuti, avendo cura di mescolare continuamente. Quando tutto è ben colorito, si aggiunge un buon bicchiere di vino bianco secco. Si copre subito il tegame e si fa cuocere ancora per qualche minuto, fino a che il vino sia quasi tutto consumato. Si versa poi in un piatto e si serve.
La cucina autarchica
di mescolare continuamente. Quando tutto è ben colorito, si aggiunge un buon bicchiere di vino bianco secco. Si copre subito il tegame e si fa
Si puliscono due piccioni novelli, si tagliano a quarti e si mettono al fuoco con una fettina di prosciutto, un pezzetto di burro e un mazzetto d'odori, condendoli con sale e pepe. Quando cominciano ad asciugare, si bagnano con brodo e, a mezza cottura, si aggiunge le loro rigaglie, delle animelle precedentemente scottate e spellate, e dei funghi freschi tagliati a fette o anche secchi, fatti prima rinvenire nell'acqua calda. Dopo averli bagnati con del brodo, si versa un mezzo bicchiere di vino bianco, che si sarà fatto scemare di metà al fuoco in un altro recipiente. Si continua a farli bollire a fuoco lento e in ultimo si aggiunge un pezzetto di burro, intriso nella farina per legarne la salsa, e per ultimo, avanti di mandarli in tavola, si leva il prosciutto e il mazzetto, e si strizza sui piccioni un limone.
La cucina autarchica
con del brodo, si versa un mezzo bicchiere di vino bianco, che si sarà fatto scemare di metà al fuoco in un altro recipiente. Si continua a farli
Si taglia a pezzi il coniglio e si mette in una casseruola con un pezzetto di burro. Si fa rosolare e poi si aggiunge un bicchiere di vino bianco e molte erbe aromatiche. A metà cottura si aggiungono due acciughe disfatte, uno spicchio d'aglio pestato e qualche tazzina di acqua. Si serve col sugo ristretto.
La cucina autarchica
Si taglia a pezzi il coniglio e si mette in una casseruola con un pezzetto di burro. Si fa rosolare e poi si aggiunge un bicchiere di vino bianco e
Si fa un abbondante battuto di prezzemolo e aglio e si mette in un tegame con un po' d'olio. Si getta quindi il coniglio precedentemente tagliato a pezzetti e si fa cuocere e rosolare a fuoco lento. Quando la cottura del coniglio si considera quasi completa, si aggiunge mezzo bicchiere di vino e si lascia ancora un po' rosolare. Quindi si serve.
La cucina autarchica
pezzetti e si fa cuocere e rosolare a fuoco lento. Quando la cottura del coniglio si considera quasi completa, si aggiunge mezzo bicchiere di vino e si
La lepre, specialmente nella stagione invernale, si trova facilmente sui nostri mercati e può offrire gustosissime pietanze, se ben preparata. Prima di tutto è bene non sceglierla troppo grossa; migliore è quella di mezzana statura; se poi si potrà procurarne una di montagna, sarà molto meglio, perchè la lepre di montagna, nutrita di piante aromatiche è infinitamente superiore a quella di pianura. Per sapere se la lepre è giovane, basta lacerarne la punta dell'orecchio. Se la lacerazione è facile, è buon segno, se è molto stentata, bisogna diffidare. La lepre deve essere marinata. Bisogna aver cura di farla macerare per 24 ore in un bagno di vino bianco, nel quale si metterà un po' di timo, di lauro, qualche fetta di cipolla e di carota, del pepe e del sale.
La cucina autarchica
aver cura di farla macerare per 24 ore in un bagno di vino bianco, nel quale si metterà un po' di timo, di lauro, qualche fetta di cipolla e di carota
Si mette al fuoco con un pezzetto di burro e una cucchiata d'olio. Quando avrà soffritto per cinque minuti, si getta la lepre a si condisce con sale, pepe e spezie. Rosolata che sia, si bagna con mezzo bicchiere di vino bianco o marsala, poi si butta un pugnello di funghi freschi o secchi rammolliti e si tirano a cottura con brodo e sugo di pomodoro o conserva. Prima di servirla, si assaggia per aggiungere, se occorre, un altro po' di burro.
La cucina autarchica
, pepe e spezie. Rosolata che sia, si bagna con mezzo bicchiere di vino bianco o marsala, poi si butta un pugnello di funghi freschi o secchi
Si taglia in piccoli pezzi una lepre, si lava e si pulisce bene, quindi si asciuga, s'infarina leggermente e si fa rosolare in un tegame con un po' d'olio ed una fetta di carnesecca tagliata a pezzettini, una cipolla, una carota, qualche foglia di salvia, un chiodo di garofano e poco sale. Quando è ben colorita, si bagna con un bicchiere di vino rosso e poi quando questo è consumato, con brodo, si fa cuocere a piccolo fuoco. Quando è quasi cotta, si toglie la lepre pezzo per pezzo e si passa il sugo a setaccio; si rimette poi tutto nel tegame, aggiungendovi dei funghi prima pelati, lavati e tagliati a grossi pezzi. Si lascia finire la cottura, per servire la lepre calda con qualche crostino abbrustolito, posto in giro al piatto.
La cucina autarchica
ben colorita, si bagna con un bicchiere di vino rosso e poi quando questo è consumato, con brodo, si fa cuocere a piccolo fuoco. Quando è quasi cotta
Si pulisce bene il luccio, si lava accuratamente e si taglia la testa. Se fosse molto grosso (600 o 70O grammi) si divide in 4 o 5 parti, se piccolo si lascia intero. Si fa un battuto di cipolla (quanto una grossa noce), un piccolo spicchio d'aglio, una costola di sedano, un pezzetto di carota e un pizzico di prezzemolo: il tutto tritato finissimo. Si mette al fuoco con olio; quando avrà preso colore, si ferma con sugo di pomodoro o conserva disciolta nell'acqua, sale e pepe per condimento. Si fa condensare alquanto questo intinto e vi si colloca il pesce, facendolo bollire adagio e rivoltandolo; per ultimo vi si versa un po' di vino bianco secco, e si lascia bollire un poco, prima di mandarlo in tavola, in mezzo alla sua salsa.
La cucina autarchica
rivoltandolo; per ultimo vi si versa un po' di vino bianco secco, e si lascia bollire un poco, prima di mandarlo in tavola, in mezzo alla sua salsa.
S'involgono nel pangrattato e si friggono nell'olio. Si versa poi l'olio rimasto dalla frittura, in una teglia, si fa leggermente soffriggere e poi vi si collocano sopra i filetti; a metà cottura, si bagnano con vino bianco asciutto. Si fa bollire per cinque minuti, e si servono con la salsa che hanno, guarnendoli con un battutino di prezzemolo e con spicchi di limone. È un piatto di bella figura e di grande comparsa.
La cucina autarchica
vi si collocano sopra i filetti; a metà cottura, si bagnano con vino bianco asciutto. Si fa bollire per cinque minuti, e si servono con la salsa che
Si mette in un tegame al fuoco con olio un battuto di cipolla e aglio. Quando è ben rosolato, si gettano i calamari ben puliti e tagliati a pezzetti, se sono grossi. Si fanno bene insaporire, indi si aggiunge un mezzo bicchiere di vino bianco e dopo una o due cucchiaiate di buona conserva al naturale.
La cucina autarchica
, se sono grossi. Si fanno bene insaporire, indi si aggiunge un mezzo bicchiere di vino bianco e dopo una o due cucchiaiate di buona conserva al
Disponendo di tre etti circa di salsicce, si può preparare questa gustosa pietanza. Si puliscono, si lavano e si bollono i cavolini come nella ricetta precedente. Contemporaneamente si mette in una padella un pezzetto di burro; appena liquefatto, si aggiunge la salsiccia intera, già bucata leggermente con la forchetta e si lascia rosolare e dorare venti minuti circa, a fuoco mite. Si inumidisce con vino secco. Cotti i cavoli, si scolano, si mettono nella padella con sufficiente burro e sale; si fanno cuocere qualche minuto, si rivoltano delicatamente per non sciuparli, indi si versano a piramide in un piatto grande, circondandoli con la salsiccia.
La cucina autarchica
leggermente con la forchetta e si lascia rosolare e dorare venti minuti circa, a fuoco mite. Si inumidisce con vino secco. Cotti i cavoli, si scolano, si
Dopo aver ben puliti e lavati i funghi, si tagliano a fette, spruzzandoli di sale ed agro di limone. In un tegame si mette un pezzetto di burro ed un tritume di cipolla e aglio; appena è colorito, si aggiunge, in quantità abbondante, del pomodoro fresco, tagliuzzato e privo della pellicola. Si lascia evaporare un po' la parte acquosa, e si uniscono i funghi innaffiandoli con vino bianco. Circa cinque minuti dopo, si aggiunge del brodo, lasciando che la cottura si compia. Prima di levare il tegame dal fuoco, si aggiunge un trito di prezzemolo.
La cucina autarchica
lascia evaporare un po' la parte acquosa, e si uniscono i funghi innaffiandoli con vino bianco. Circa cinque minuti dopo, si aggiunge del brodo, lasciando
In generale però tutti sono d'accordo nel mangiare le fragole condite. Infinite sono le preparazioni che si consigliano: col vino, coi liquori, col latte, col succo di limone ecc.
La cucina autarchica
In generale però tutti sono d'accordo nel mangiare le fragole condite. Infinite sono le preparazioni che si consigliano: col vino, coi liquori, col
Si scelgono le fragole, lasciando indietro quelle che, per essere troppo mature, o per altra ragione, sono poco buone e per lavarle si adopera vino bianco. Si raccolgono col cucchiaio bucato, si accomodano nella compostiera, si spolverizzano di zucchero, poi si aggiunge il Marsala, mescolando con riguardo. Nel servire si accompagnano col limone a parte.
La cucina autarchica
Si scelgono le fragole, lasciando indietro quelle che, per essere troppo mature, o per altra ragione, sono poco buone e per lavarle si adopera vino
Chi, durante l'estate ha l'abitudine di seccare delle buone prugne, può nell'inverno utilizzarle con questa preparazione facile, salubre ed assai gradevole. In mancanza di susine seccate in famiglia, potranno utilmente servire quelle che si trovano in commercio. Si prendono 300 grammi di prugne secche, si lasciano un poco rinvenire nell'acqua tiepida e intanto si versa del buon vino rosso (un quarto) in un recipiente, unendovi lo zucchero che può occorrere per renderlo dolce (50 grammi circa) e inoltre qualche odore preferito: o limone, o cannella, o vainiglia.
La cucina autarchica
secche, si lasciano un poco rinvenire nell'acqua tiepida e intanto si versa del buon vino rosso (un quarto) in un recipiente, unendovi lo zucchero che
Si fanno cuocere, in un poco di vino bianco, delle mele e delle pere curando di togliere torsoli e semi. Si passano allo staccio e s'impastano in modo da formare una polentina di giusta densità, aggiungendovi un poca di buccia di limone grattugiata o un profumo a piacere. Si grattugia pure del pane raffermo, mescolandolo poi con altrettanta quantità di zucchero.
La cucina autarchica
Si fanno cuocere, in un poco di vino bianco, delle mele e delle pere curando di togliere torsoli e semi. Si passano allo staccio e s'impastano in
Volendo a questa dare forma più elegante, dopo cotta da una parte, si volta, perchè si rassodi anche dall'altra (aggiungendo il burro necessario nella padella), indi si rimboccano i due lembi opposti l'uno sull'altro e, appena cotta, si leva la frittata per passarla nel piatto dove dovrà essere servita. Si spolverizza di zucchero e si versa sopra di essa mezzo bicchiere di rhum, oppure di cognac, dando fuoco, prima di servirla. Nell'un caso come nell'altro, è utile unirvi un poco di spirito di vino di prima qualità, aggiunta che aiuterà a dare ed a mantenere la fiamma viva sulla frittata.
La cucina autarchica
nell'altro, è utile unirvi un poco di spirito di vino di prima qualità, aggiunta che aiuterà a dare ed a mantenere la fiamma viva sulla frittata.
Come c'è una musica di suoni e di colori, ed un'armonia di sapori e di profumi, c'è anche forse una squisita concordanza armonica d'ordine chimico nel reparto digestivo: il vino col latte o con la frutta, non vale il vino con la carne o col formaggio; una castagna bollita, mentre è digerita se da sola, diventa pesante ed indigesta se farcita nel petto di un tacchino. Di qui l'importanza di sapere scegliere e consociare opportunamente i vari alimenti nella compilazione della lista del pranzo quotidiano.
La cucina autarchica
nel reparto digestivo: il vino col latte o con la frutta, non vale il vino con la carne o col formaggio; una castagna bollita, mentre è digerita se da
In troppe case mancano del tutto i cantari tradizionali del bel tempo antico per la raccolta giornaliera dei residui di mensa e dei rifiuti di cucina; manca la giarra magazzino; manca l'anfora per il vino e per i fondi di bottiglia; manca il cratere che accoglieva le croste del grassume; manca la patera per i rimasugli di salumi; manca lo stamnio per le scorze di formaggio; manca l'orciolo infine che riceveva l'olio residuo e manca sopratutto l'arte sopraffina di utilizzare un'altra volta i resti di mensa e di cucina, onde allietare il gusto e fare economia.
La cucina autarchica
; manca la giarra magazzino; manca l'anfora per il vino e per i fondi di bottiglia; manca il cratere che accoglieva le croste del grassume; manca la
Si fa un pesto con un po' di grasso di prosciutto ed uno spicchio d'aglio, si mette in un tegame insieme ad un cucchiaio d'olio e si pone sul fuoco a rosolare, prima che il pesto diventi biondo, e si unisce ad esso un paio di cucchiai abbondanti di cipolla triturata. Si fa rosolare e appena la cipolla diventa scura, si versa nel tegame un bicchiere di vino rosso; si fa restringere il vino al fuoco e quando l'intingolo si è asciugato ed è diventato una poltiglia, si aggiunge una cucchiaiata di salsa di pomodoro, oppure un paio di pomodori pelati e tagliuzzati. Si condisce allora con sale e con pepe.
La cucina autarchica
cipolla diventa scura, si versa nel tegame un bicchiere di vino rosso; si fa restringere il vino al fuoco e quando l'intingolo si è asciugato ed è
Questa insalata è ottima per utilizzare un avanzo di pollo. Si spolpano i resti del pollo e la polpa si taglia a filetti. Si puliscono delle acciughe salate e si tagliano in tanti piccoli dadi; si prepara pure qualche fettina sottile di cetriolo, alcune olive, delle uova sode tagliate a spicchi, delle cipolline, olio e aceto di vino bianco.
Si mettono in un mezzo litro di buon vino nero due etti di zucchero circa, la scorza secca di un arancio e un pezzettino di cannella. Si fa bollire tutto assieme a foco dolce per 20 minuti circa.
La cucina autarchica
Si mettono in un mezzo litro di buon vino nero due etti di zucchero circa, la scorza secca di un arancio e un pezzettino di cannella. Si fa bollire
Anzitutto quando si mangia un bell'arancio maturo, non bisogna gettar via le scorze, ma è bene seccarle all'aria, facendone una buona provvista. Non mancherà in seguito l'occasione di adoperarle in mille modi: per profumare un dolce, per preparare un vino caldo o un dolce improvvisato.
La cucina autarchica
mancherà in seguito l'occasione di adoperarle in mille modi: per profumare un dolce, per preparare un vino caldo o un dolce improvvisato.